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historia del arte1

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Il Movimento di Corrente (1934 - 1943)

"Nel 1938 Ernesto Treccani appena diciottenne, per desiderio del padre, fondò e diresse la rivista “Corrente di Vita Giovanile”, nata come foglio autonomo, e bruscamente soppressa dallo censura dopo meno di tre anni di pubblicazioni, nel 1940. La rivista e il suo giovanissimo direttore seppero radunare in poco tempo quelli che diventeranno i nomi eccellenti della cultura dell'opposizione: tra i collaboratori di Corrente vi furono infatti nomi come Giulio Carlo Argan, Luigi Comencini, Alberto Lattuada, Salvatore Quasimodo, Elio Vittorini. Attorno alle edizioni di “Corrente” e alle mostre organizzate dalla Bottega di Corrente, in via Spiga 9, si coaugularono quindi le nuove forze d’opposizione, culturale e politica".


Il movimento di Corrente, attivo tra il 1934 e il 1937, si costituì intorno alla rivista Vita giovanile - poi Corrente di vita giovanile e infine Corrente - edita a Milano nel gennaio 1938 da Ernesto Treccani: fu punto di incontro per artisti come Renato Birolli, Renato Guttuso, Bruno Cassinari, Aligi Sassu, Giuseppe Migneco, Arnaldo Badodi, Ennio Morlotti, Italo Valenti, Emilio Vedova.
In seno al movimento, gli artisti adirono a una fitta comunicazione (nuovo fu lo stretto contatto con la critica) e a un certo grado di organizzazione.
Il loro critico di riferimento di Corrente fu
Mario de Micheli.
Ciò che univa questi artisti era la volontà di connettere intimamente ed intensamente arte e vita.
Al di là dell´entusiasmo per la
Guernica, che non fu presa nei suoi contenuti formali della scansione cubista dell'immagine, ma politici (...non staremo certo a farne una nuova accademia), Picasso viene preso ad esempio per essere il veicolatore di un prodotto sociale che spinge la vecchia società borghese a sgretolarsi. Guttuso prende posizioni forti in suo favore: ecco che Picasso mette se stesso al servizio della lotta comunista [...] accolga il benvenuto degli artisti del partito Comunista Italiano.

Da Corrente venne presa come modello la pittura di tradizione romantica di Delacroix, quella di Van Gogh, di Gauguin, di Ensor e degli espressionisti tedeschi, ricca di accesa emotività.
Sicuramente si aveva un netto rifiuto dell'astrattismo, anche se alcuni componenti (Birolli, Cassinari), nel dopoguerra abbandonarono il realismo per riprendere schemi formalemente più astratti.
Birolli era approdato a Corrente dopo l'esperienza futurista, quindi portava con sé un bagaglio che tendeva alla relativizzazione del naturale per
scegliere referenti alternativi alla cultura dominante. Per lui è prioritaria la rivoluzione coloristica.

Emilio Vedova si avvicina a Corrente nel 1942, nella fase finale del gruppo, ma seguirà un sua strada autonoma rimanendo sempre comunque pittoricamente ancorato alla tradizione veneta.
La volontà di Corrente era quella proporre alla cultura un forte rinnovamento, con il sostegno di filosofi, poeti e letterati, da Banfi, a Ungaretti, a Vittorini. I giovani della generazione che succedeva a quella dei metafisici esprimevano la volontà di riunirsi alla tradizione europea.
Opposizione al neoclassicismo novecentesco e ufficiale, per ritrovare la libertà dell'arte, avvenne mediante inflessioni espressioniste verificabili in incrementi nella libertà di ductus e nelle tensioni e problematiche germinanti nell'opera.
Il movimento significò la costituzione di una vera militanza politica d´opposizione al regime, allo scopo di riconquistare l´indipendenza ideologica.
La rivista fu soppressa nel maggio 1940 ma l´azione proseguì con le
edizioni d´arte e letteratura e con l'attività espositiva iniziata presso la Bottega di Corrente in via Spiga 9 e diretta da Duilio Morosini, e sostenuta dal collezionista Alberto della Ragione.
Il gruppo si manifesta pubblicamente con la mostra di Milano del dicembre del 1939, con il Premio Bergamo (che vide partecipare nell´edizione del 1942 - con la
Crocefissione di Guttuso - tutti gli artisti di Corrente) e nelle stesse Gallerie di Corrente (che ospitarono le personali di molti artisti del gruppo e varie rassegne), negli anni tra 1939 e 1943.

Guttuso - Crocifissione, 1940-41
Nel 1943 il gruppo di Corrente si disperde. Molti dei suoi componenti animarono le file della Resistenza. Birolli e Guttuso documentarono nei loro cicli grafici, con il secco ´disegno realista´, la crudeltà della guerra. La maggior parte degli autori portò a nuovi sviluppi la propria attività creativa nel dopoguerra.

Corrente realista: Guttuso, Morlotti, Treccani
Corrente astratta: Birolli, Cassinari, Valenti


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